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venerdì 16 ottobre 2015

Apertura Nuovo Blog

Tutte le sedute di allenamento sono state spostate nel nuovo BLOG:

http://calciodiferro.blogspot.it/

Da oggi potete seguire i nuovi allenamenti sul nuovo BLOG

mercoledì 14 ottobre 2015

Piccoli Amici 2010 - Allenamento 10/10/2015

Sabato 10 ottobre ore 10:00-11:15
  • GIOCO DEI PIRATI: 
3 squadre. Una squadra difende il tesoro. Due squadre di diverso colore cercano di recuperare i palloni del colore a loro associato. Se un difensore “tocca” un pirata in entrata o in uscita questo deve tornare nella sua tana dopo aver eventualmente lasciato il pallone. I difensori difendono solo l'ingresso e non all'interno della zona dei tesori.

  • PERCORSO MOTORIO/TECNICO PER IL TIRO: 
    posizionare 3 cerchi colorati. Tracciare un persorso motorio da fare senza palla ed uno tecnico da fare con la palla. Una porta. Dividere I bambini in 2 gruppi: quelli senza palloni associati al percorso motorio e gli altri con il pallone al percorso tecnico. L'allenatore chiama un colore. I primi due bambini di ogni percorso partono e lo eseguono: chi ha il pallone lo deve lasciare nel cerchio del colore chiamato e correre in porta, mentre l'altro recupera il pallone e cerca di fare gol.

  • CANE GATTO:
    Due squadre posizionate su due linee colorate diverse. Ogni bambino ha un pallone. Ogni bambino è rivolto verso la propria linea di meta. L’allenatore inventa dei comandi tematici per individuare una delle due squadre. I bambini della squadra chiamata devono portare il pallone oltre la linea della propria meta; i bambini della squadra avversaria devono lasciare il loro pallone e toccare gli avversari. Guadagna un punto la squadra che scappa se si salvano più della metà dei bambini, altrimenti il punto lo guadagna la squadra avversaria.
    • Progressione 1: senza palla
    • Progressione 2: non tocco l'avversario ma recupero il suo pallone

  • 1 VS 1 DOPO CONDUZIONE NEL CORRIDOIO: 
    dividere I bambini a coppi: un bambino con un pallone ed uno senza. Al via il bambino con il pallone conduce palla velocemente in un corridoio; passa la palla al compagno e correre a difendere l'area di rigore. Chi riceve il pallone deve velocemente condurre palla attraverso un secondo corridoio più corto e cercare di andare a fare gol.

  • PARTITELLE FINALI: (4 VS 4 OPPURE 5 VS 5)

venerdì 9 ottobre 2015

Piccoli Amici 2010 - Allenamento 07/10/2015

Mercoledì 7 ottobre ore 18:00-19:15
  • GIOCO “MAGO GHIACCIO”: bambini in cerchio con occhi chiusi. L'allenatore passa e tocca 3 bambini che diventano I MAGHI all'insaputa di tutti gli altri bambini. Al comando VIA!!! I bambini devono scappare, cercare di capire chi sono I MAGHI e non farsi toccare. Il bambino che viene toccato si “ghiaccia” con mani larghe e gambe larghe. Un bambino può essere liberato se un compagno gli passa sotto le gambe.

  • SCAMBIO PALLA E RUOLO:


in un quadrato posizionare dei cerchi. All'interno dei cerchi si posizionano metà bambini senza pallone; l'altra metà dei bambini possiede un pallone e si posiziona all'interno del quadrato ma fuori dai cerchi. All'esterno dei lati del quadrato (sulla linea di mezzeria) posizionare un cono. I bambini con il pallone devono passare la palla ai bambini nel cerchio e prendere la loro posizione; I bambini che hanno ricevuto palla nel cerchio conducono palla verso uno dei coni, lo toccano, guadagnano un punto e girando intorno al cono stesso rientrano nel quadrato passando palla a un bimbo nel cerchio. Vince il bimbo che fa più punti. VARIANTE: nel quadrato, all'esterno dei cerchi, un solo bambino senza palla cerca di “rubare il cerchio” a chi ha effettuato il passaggio.
  • 1 vs 1 CON FINTA:
 
dividere i bambini a coppie. Un pallone per coppia. Tracciare un rettangolo con 2 porticine sul lato corto. Posizionare un cono centrale. La coppia di bambini si dipone uno di fronte all'altro sui lati lunghi del campo. Parte il bambino con il pallone e di conseguenza anche l'altro senza pallone. I bambini devono toccare il cono centrale e poi il bambino con il pallone, eseguendo delle finte, deve ingannare l'avversario e andare a fare gol.

  • PERCORSO MOTORIO E TIRO IN PORTA A COPPIE:
 
dividere i bambini a coppie. Un bambino con un pallone in mano ed un altro di fronte senza pallone. Il bambino esegue con palla in mano un percorso motorio ed alla fine posiziona la palla all'interno di un cerchio per poi correre a difendere la porta. Quando il pallone è posizionato nel cerchio il bambino di fronte esegue un altro percorso motorio, recupera palla e cerca di fare gol.

  • PARTITELLE FINALI: (4 VS 4 OPPURE 5 VS 5)

lunedì 5 ottobre 2015

Allenamento Piccoli Amici 2010 - 03/10/2015

      Sabato 3 ottobre ore 10:00-11:30
  • GIOCO LEONI GAZZELLE

    variante del classico gioco dello sparviero. I leoni si muovono all'interno di una gabbia tracciata dai cinesini e non possono uscire; le gazzelle devono attraversare la gabbia dei leoni per raggiungere l'altra sponda. Se il leone “mangia” una gazzella, questa si trasforma in leone.
     
  • GIOCO 1,2,3 PALLA …

    In un quadrato si muovo i bambini, ognuno con un pallone. I bambini eseguono un esercizio con la palla (es. palleggiare stile basket, conduzione all'indietro, etc…). Quando l'allenatore, voltato di spalle, dice “1,2,3 PALLA”, I bambini si devono bloccare sul posto. I bambini immobili guadagnano un punto.

  • PERCORSO MOTORIO E TIRO IN PORTA

    eseguire uno skip basso a semicerchio, con pallone in mano, posizionare la palla sulla linea di tiro e cercare di realizzare un gol nella porticina. Tracciare 2 campi. Dividere i bambini in due squadre. Vince la squadra che fa più gol. Invertire le squadre sui 2 campi. Variare la richiesta di skip basso: all'esterno dei cinesini; sopra I cinesini; dentro e fuori, etc...


  • STAFFETTA CON PALLA:  

    due squadre. Si parte con il pallone in mano; si attrversa una porticina; si gira attorno a un cono; si conduce palla con i piedi verso la porticina; si arresta palla sulla linea di tiro e si effettua un passaggio al compagno.
     
  • PARTITELLE FINALI (4 VS 4 OPPURE 5 VS 5)

venerdì 2 ottobre 2015

Allenamento Piccoli Amici 2010 - 30/09/2015

Mercoledì 30 settembre ore 18:00-19:15

  • GIOCO DELLO SPARVIERO
  • PERCORSO POLIFUNZIONALE PER IL TIRO IN PORTA A GRUPPI DI TRE

    3 stazioni. A: skip basso con scaletta o cerchi e poi portiere; B: slalom con il pallone tra I coni e poi lasciare il pallone sul dischetto; C: percorso motorio sotto gli ostacoli alti e poi tiro in porta. Al termine A → B; B → C; C → A

  • GOL NUMERATO DOPO CONDUZIONE IN PERCORSO


    dividere I bambini in 2 squadre. Ad ogni bambino di ogni squadra viene assegnato un numero che va da 1 a N. Tracciare un rettangolo e posizionare due porticine fatte con i coni sui lati corti. Le due squadre si posizionano in riga sui due lati corti. Ogni bambino ha un pallone. Tracciare nelle due metà campo due corridoi: uno di uscita (rosso) ed uno di entrata (blu). L'istruttore chiama un numero: I 2 bambini associati al numero chiamato partono in conduzione palla entrando prima nel corridoio di uscita e poi entrando nel corridoio di entrata per poi calciare in porta. Vince la squadra che realizza più gol.

  • ANGOLI NUMERATI

    dividere i bambini in due squadre. Tracciare due quadrati. Assegnare ad ogni lato del quadrato un numero (usare da 1 a 4 cinesini). Ogni bambino ha un pallone. All'interno dei quadrati I bimbi eseguono esercizi con il pallone (es. palleggio tipo basket, etc…). L'istruttore chiama un numero: tutti I bambini di ogni quadrato si devono dirigere verso l'angolo indicato dal numero chiamato. Guadagna il punto la squadra che porta più velocemente tutti I bimbi nell'angolo giusto.
    • PROGRESSIONE 1: introdurre il comando cambio. Quando viene pronunciato le squadre si devono scambiare il quadrato. La squadra più veloce nel cambio guadagna 2 punti.

  • PARTITELLE FINALI (4 VS 4 OPPURE 5 VS 5)

mercoledì 30 settembre 2015

Allenamento Piccoli Amici 2010 - 26/09/2015

Sabato 26 settembre ore 10:00-11:30

  • STRAPPA LA CODA: tracciare un rettangolo di gioco. Dividere I bambini in due squadre. Ogni squadra ha una casacchina di colore diverso. Le casacchine non vanno indossate ma infilate nei pantaloni come se fossero delle code. Ogni bambino quindi può essere preda o predatore. Se a un bambino viene strappata la coda continua a giocare solo come predatore. Guadagna un punto l'ultimo bambino che rimane con la coda attaccata.

  • CONDUZIONE NELLE PORTE COLORATE: 

    posizionare tante porticine colorate (usare due cinesini) in un quadrato. All'interno del quadrato si posizionano i bambini con un pallone ciascuno. L'istruttore chiama un colore ed I bambini devono condurre palla attraverso le porticine del colore chiamato finché l'istruttore non chiama un altro colore.
    • VARIANTE 1: il colore non viene chiamato ma si alza un cinesino colorato (stimolo visivo);
    • VARIANTE 2: si stabilisce un capitano (un bambino) che decide lui dentro a quale “colore” passare. I compagni lo devono osservare ed imitare.

  • ABBATTI IL BIRILLO: 

    tracciare due quadrati (uno più esterno ed uno più interno). Posizionare un birillo nel centro del quadrato interno. I bambini hanno un pallone a testa e non possono entrare nel quadrato interno. I bambini, per guadagnare un punto, devono abbattere il birillo centrale col proprio pallone (quindi I bambini devono preoccuparsi di recuperare il pallone ed imparare a dosare la forza). Vince il bambino che guadagna più punti.

  • PERCORSO MOTORIO E VINCI IL TIRO: 

    dividere i bambini a coppie e si identifica un primo portiere. Preparare due percorsi motori identici. Alla fine dei due percorsi motori, posizionare un cerchio con un pallone. Di fronte al pallone si posiziona una porta difesa da un portiere. Il primo dei due bambini che termina il percorso motorio ha diritto a calciare in porta. Chi calcia diventa il portiere
     
  • PARTITELLE FINALI (4 VS 4 OPPURE 5 VS 5)


mercoledì 23 settembre 2015

Piccoli Amici 2010 - Primi due allenamenti

Mercoledì 16 settembre ore 18:00-19:15
  • Socializzazione con i bimbi nuovi e ripasso del CERCHIO MAGICO

  • CONDUCI NEL CERCHIO: tracciare con i cinesini un'area rettangolare. Posizionare diversi cerchi colorati per tutto il rettangolo. All'interno dell'area ogni bambino conduce il pallone in vari modi (a discrezione dell'istruttore). Al comando dell'istruttore (battito di mani, comando vocale, alzata di mano, etc..) i bambini devono condurre palla nel cerchio.
    • VARIANTE 1: il numero di cerchi deve essere inferiore al numero di bambini
    • VARIANTE 2: associare un comando al colore del cerchio in cui si deve portare la palla

  • GIOCO DEL SEMAFORO: tracciare con i cinesini un'area rettangolare. Posizionare diversi cerchi colorati per tutto il rettangolo. All'interno dell'area ogni bambino conduce il pallone in vari modi (a discrezione dell'istruttore). L'istruttore ha 3 comandi che corrispondono ai colori del semaforo: ROSSO (i bambini si devono fermare), GIALLO (i bambini devono condurre palla velocemente), VERDE (i bambini devono condurre palla normalmente).
    • VARIANTE 1: il colore non viene detto a voce ma alzando i cinesini colorati

  • GARA DI TIRI DOPO PERCORSO MOTORIO: dividere i bambini in due squadre. Tracciare due percorsi motori uguali (ostacolini, cerchi, slalom, etc...). Davanti ad ogni percorso tracciare una porta (con o senza portiere). Ogni bambino ha un pallone. Partono i primi 2 bambini di ogni squadra. Il bambino che completa per primo il percorso motorio guadagna 1 punto. Se si fa gol si guadagna un ulteriore punto.

  • PARTITELLE FINALI (4 VS 4 OPPURE 5 VS 5)

Sabato 19 settembre ore 10:00-11:30
  • GIOCO AFFONDA LA NAVA: quattro navi colorate (4 rettangoli tracciati con cinesini colorati). In ogni navi si posizionano dei pirati (bambini). Le navi sono distanziate tra di loro di circa 5 metri. Nel mare (spazio tra le navi) nuotano degli squali (2/3 bambini). Sulla nave I pirati eseguono dei compiti (camminata all'indietro, camminata del gambero, saltelli, etc…). L'istruttore ogni tanto urla “Affonda la nave ….”. I bambini che si trovano sulla nave del colore chiamato devono trovare riparo su un'altra nave senza farsi prendere dagli squali. Se un pirata viene preso da uno squalo si invertono le posizioni.
    • PROGRESSIONE 1: ci si sposta da una nave all'altra conducendo il pallone con I piedi

  • GOL NUMERATO E INTRODUZIONE ALL'1 VS 1: tracciare un rettangolo. Posizionare due porticine sui lati corti. Assegnare ad ogni bambino un numero. I bambini si posizionano sui lati lunghi. Ogni bambino ha un pallone. L'istruttore chiama un numero ed il bambino associato al numero chiamato sceglie una porta verso la quale condurre il pallone ed effettuare un tiro in porta.
    • PROGRESSIONE 1: alle due porte si associano 2 colori diversi. L'istruttore chiamerà quindi prima il numero (bambino) e poi il colore (porta);
    • PROGRESSIONE 2: l'istruttore chiamerà due numeri. I bambini chiamati cercheranno di prendere il pallone posizionato di fronte all'istruttore e giocheranno un 1 vs 1.

  • STAFFETTA MOTORIA: dividere i bambini in due squadre. Si tracciano due percorsi motori identici: slalom tra I paletti; appoggio monopodalico all'interno dei cerchi; saltelli a piedi uniti sopra gli ostacolini bassi; giro attorno ad un cono.


  • STAFFETTA BOOWLING: dividere i bambini in due squadre. Ogni bambino ha un pallone. Posizionare 5 coni (per squadra) stile birilli ad una distanza di 15 metri dal punto di partenza. Tra il punto di partenza e la linea di tiro posizionare uno slalom. I primi due bambini di ogni squadra partono con uno slalom e calciano il pallone prima della linea di tiro per abbattere i coni. Il compagno di squadra parte quando chi lo precede effettua il tiro. Vince la squadra che abbatte per prima tutti i coni.

  • PARTITELLE FINALI (4 VS 4 OPPURE 5 VS 5)

Open Day 2015

Sabato 12 settembre ore 14:30 
- OPEN DAY a Villanova (MB) -
  • RACCOLTA NOMINATIVI e SOCIALIZZAZIONE con i bambini

  • GIOCO COLLETTIVO. CERCHIO MAGICO: tracciare con i cinesini un'area rettangolare. All'interno dell'area ogni bambino conduce il pallone in vari modi (a discrezione dell'istruttore). Al comando "CERCHIO" i bimbi tenendo il pallone in mano devono riordinarsi creando un cerchio.
  • DIVISIONE DEI BAMBINI: suddivisione dei bambini in tre gruppi. Nella suddivisione si tenga presente l'età, le abilità e la struttura fisica.
  • GIOCO DEGLI ANIMALI: tracciare con i cinesini un'area rettangolare. All'interno dell'area ogni bambino conduce il pallone in vari modi (a discrezione dell'istruttore). L'istruttore chiama il tipo di animale al quale è associato un determinato esercizio.
    • FENICOTTERO: palla in mano su un piede solo
    • TORO: a quattro zampe spingendo il pallone con la testa
    • SERPENTE: far strisciare la palla sotto la pancia
    • CANGURO: saltare facendo rimbalzare il pallone
  • RUBA PALLONI: tracciare con i cinesini un'area rettangolare. In ogni area rettangolare tracciare "un deposito di palloni". Suddividere i bambini in 2 squadre che cercheranno di rubare i palloni dal deposito degli avversari per riportarli nel proprio deposito. Esercizio a tempo (ex. 2'). Guadagna un punto la squadra che ha più palloni nel deposito.
  • GARA DI TIRI DOPO PERCORSO MOTORIO: dividere i bambini in due squadre. Tracciare due percorsi motori uguali (ostacolini, cerchi, slalom, etc...). Davanti ad ogni percorso tracciare una porta (con o senza portiere). Ogni bambino ha un pallone. Partono i primi 2 bambini di ogni squadra. Il bambino che completa per primo il percorso motorio guadagna 1 punto. Se si fa gol si guadagna un ulteriore punto.
  • PARTITELLE FINALI (4 VS 4 OPPURE 5 VS 5)
  • GIOCO ASPIRAPOLVERE: i bambini vanno a recuperare tutto il materiale
  • CONSEGNA DEI DIPLOMI

lunedì 7 settembre 2015

Calcio a numero chiuso ... e altro

AVVISO
L'articolo è lungo, ma credo ne valga la pena arrivare fino in fondo. Io sono il primo ad essere contrario agli articoli lunghi, quindi cercherò di essere il più sintetico possibile.

INTRODUZIONE
Mi appresto a scrivere uno degli articoli più deprimenti da quando ho deciso di aprire questo blog. Sono veramente nauseato ed indignato su come certi adulti concepiscano il calcio giocato dai bambini. Certe cose mi fanno perdere la voglia, ma siccome mollare non è nel mio stile e siccome, un pò in maniera presuntuosa, credo sempre nel mio piccolo di poter cambiare in meglio il calcio giovanile, ho deciso di scrivere questo articolo, nella speranza che venga letto da tantissime persone. Il mio obbiettivo non è convincere gli altri della bontà delle mie idee, perchè ognuno è libero di pensarla come meglio crede, ma vorrei che questo articolo sia una sorta di campanello d'allarme su quanto sta succedendo nella gestione dei bambini nel calcio.

SVOLGIMENTO
E' tutta estate che ricevo messaggi o telefonate rigurdanti questi temi:

- "Quell'allenatore ha deciso di andare in un'altra società e si è portato via anche alcuni bambini";

- "Quel dirigente di quella società telefona a casa dei genitori per convincere il figlio a cambiare società";

- "Quel genitore ha deciso di far cambiare squadra al figlio perchè in quella società è garantito il numero chiuso e i bambini bravi si allenano meglio e imparano prima";

Ahhhhhhhhhhhh!!!! Credetemi ho la pella d'oca scrivendo queste insulse frasi, ma purtroppo non è retorica, non mi sto inventando nulla. Sono cose realmente accadute!!!

Premetto subito che il problema siamo sempre noi ADULTI: i bambini non si sognerebbero mai di cambiare squadra (dico squadra ma potrei dire paese, scuola, etc...), ma purtroppo subiscono sempre la volontà degli adulti in questi casi.

Altre premesse: 
- un genitore è libero di spostare suo figlio dove meglio crede, sempre cercando la felicità del bambino;
- un allenatore è libero di cambiare squadra se non si trova in sintonia con gli obbiettivi della società in cui allena;
- un dirigente ha tutto il diritto di sponsorizzare al meglio la propria società;

Ora però, dopo queste sacrosante premesse, ho tanti quesiti che mi frullano in testa:

- un allenatore fa bene a cambiare società se non ne condivide i metodi e gli obbiettivi. Ma perchè coinvolgere in questa scelta personale anche altre famiglie? Perchè chiamare, guarda caso, solo le famiglie dei bambini più pronti? Perchè contestare malamente l'operato della società che si lascia lodando invece la nuova società (senza aver ancora fatto mezzo allenamento)?
Mi vieni quindi da pensare male: forse l'allenatore vuole solo vincere e dimostrare alla nuova società che lui è bravo; forse l'allenatore è un pò insicuro e siccome non conosce i nuovi bambini è meglio portarsi dietro quelli più bravi, così può ottenere risultati subito; forse l'allenatore giudica i bambini solo come un mezzo per ottenere i propri risultati e non semplicemente dei bambini da educare e da migliorare (ed in questo caso un bambino vale l'altro).

- una società professionistica è giusto che faccia selezione e che quindi, su segnalazione dei propri osservatori, recuperi i numeri di telefono dei genitori, dalle società in cui giocano i bambini promettenti. Ma perchè invece società dilettantistiche della zona organizzano dei campus estivi e si permettono di telefonare (con l'aiuto di pseudo-osservatori) a casa dei genitori dei bambini più bravi cercando di convicerli a tesserarsi per la loro società? E' un puro caso che chiamino solo i bambini più pronti?
Anche qui mi viene da pensare male: forse quella società vuole farsi un nome solo attraverso le vittorie e non attraverso il duro e lungo lavoro di educazione sportiva. Forse ci guadagnano di più "illudendo" i bambini "bravi" (e quindi i loro genitori), piuttosto che creare uno staff di allenatori competenti.

- una società professionistica ha tutto il diritto di fare squadre a numero chiuso, perchè il loro obbiettivo è quello di formare i possibili calciatori del futuro e quindi è giusto che selezionino i più "forti" e che quindi gli allenamenti siano di alto livello. Ma perchè invece società dilettantistiche della zona promettono ai genitori SQUADRE di BAMBINI a NUMERO CHIUSO? E dove vanno i bambini scartati? E se la società ha già raggiunto il numero massimo di bambini che si è prefissata  ed arriva il bambino più bravo, cosa fanno, lo scartano o lo tesserano?
Per me il numero chiuso tanto sbandierato da una società dilettantistica è da DENUNCIA. Ha ragione mia moglie quando dice: "E' come se un bambino che non sa nuotare, non si può iscrivere al corso di nuoto perchè non sa nuotare!!!" Si vede che certe società si sono dimenticate che esiste la SCUOLA CALCIO per imparare a giocare a calcio. Se creiamo società a numero chiuso amplificheremo solo il problema dell'ANALFABETISMO MOTORIO e della sedentarietà dei bambini, forse però questi non sono problemi che si pongono tutte le società, forse è più importante vincere il campionato dei PULCINI Z!!!

- un genitore quando vede il figlio infelice dopo una stagione calcistica DEVE sapere il motivo di questa infelicità e se il figlio ha problemi con l'allenatore o con gli altri bambini, una possibile soluzione è cambiare squadra. Ma perchè un genitore obbliga il figlio, che ha sempre giocato e che è sempre stato sorridente ad ogni allenamento, a cambiare società e quindi gruppo di amici? Perchè i genitori dei bambini più bravi vanno a ricercare società dilettantistiche (e sottolineo dilettantistiche) a numero chiuso che garantiscono allenamenti di alto livello ai propri figli?
Ma si dai pensiamo male anche questa volta. Forse perchè questi genitori credono di avere in casa già un campione. Forse perchè hanno già deciso che il loro figlio debba sfondare nel mondo del calcio. Forse perchè pensano che fin da piccoli la cosa più importante sia la vittoria. Forse perchè credono seriamente che esistono bambini di serie A e bambini di serie B e che questi ultimi debbano cambiare sport, tanto non impareranno mai a giocare a calcio.

CONCLUSIONE
Vi ho promesso di essere sintetico e quindi concludo.  Spero di riceve con questo articolo tantissimi commenti (anche critiche, perchè no) e spero che questo articolo venga condiviso da moltissime persone. L'unica soluzione che ho trovato è questa: MI OFFRO IO DI ALLENARE I BAMBINI SCARTATI DALLE SOCIETA' DILETTANTISTICHE A NUMERO CHIUSO E SE VOLETE CONTATTATEMI PURE a questo indirizzo email: roberto.ferrario@outlook.com

mercoledì 2 settembre 2015

Lettera per la nuova stagione

Settembre 2015. La nuova stagione calcistica è già cominciata oppure è alle porte e vorrei inaugurare questo nuovo inizio con una email che mi sono sentito di mandare a due miei amici allenatori. E' una lettera da allenatore/genitore che probabilmente serve più a me stesso,  ma potrebbe essere utile a tutti quelli che devono confrontarsi non solo con i bambini ma anche con i loro genitori.

 
Carissimi,
ci tengo a scrivervi queste righe perchè le cose scritte e lette rimangono più in mente delle cose dette.
Sono sicuro che farete benissimo quest'anno perchè ho visto il tipo di persona che siete.

Il gruppo (non solo bambini) è un buon gruppo, ma come in tutti i gruppi anche qui si nascondono elementi più impegnativi (non solo bambini).

Vi do un pò di suggerimenti, poi sta a voi decidere come e se ascoltarli, perchè assolutamente non voglio interferire con il vostro operato. Sia chiaro vi osserverò con occhio critico, visto che vi affido mio figlio (CHE RESPONSABILITA'!!!!)

- Mai fare paragoni con il passato e mai accettare che qualcuno faccia paragoni con il passato. Esempio. "Mah Roberto faceva così!!!", "Ma io ero abituato a lavorare cosà", "Io ho sempre fatto così", "Io ho usato questo metodo qua", "I bambini dello scorso anno riuscivano a farlo" ... Credo di aver reso l'idea. Il passato è passato e dal passato si porta nel presente solo l'esperienza, non il confronto.

- Ognuno rispetti il propio ruolo: i bambini fanno i bambini, i genitori fanno i genitori, gli allenatori fanno gli allenatori e i dirigenti fanno i dirigenti. Chi decide su tutto quello che si fa sul campo siete voi allenatori. Nessun dirigente può prendere decisioni su allenamenti o partite senza avervi interpellato. Nessun genitore può permettersi di influenzare i vostri allenamenti o le vostre partite. Ci sarà il rischio della troppa confidenza di qualche genitore. Fuori dal campo bene. In campo si tira una riga e i genitori fanno i genitori.

- Siate collaborativi: ho visto troppe volte allenatori della stessa annata isolarsi con la propria squadra. La squadra non è di nessuno. La squadra non è dell'allenatore. Non esite squadra A e squadra B. Se tutto ciò dovesse accadere è solo colpa degli allenatori!!! Diamo un segnale diverso di collaborazione, di unione, di dialogo continuo. Sono gli allenatori in primis a non fare distinzioni con i bambini e a bloccare sul nascere le distinzioni fatte dai bambini stessi e dai genitori.  "Eh ma mio figlio perchè si è allenato con l'altro gruppo?" Risposta: "Qual'è il problema, non sono bambini della stessa età?"!!! "Mio figlio è triste e svogliato perchè non vuole giocare con la squadra debole" Risposta "Se vuole suo figlio può stare a casa a giocare con i LEGO. Magari a suo figlio farebbe bene imparare a perdere o imparare ad aiutare gli altri piuttosto che vincere la partita".

- Una cosa è la carta una cosa è il campo. Tutti abbiamo in mente come lavorare con i bambini, quali esercitazioni fargli fare, ma poi è solo il campo che detta le regole. Non esistono metodi prestabiliti o metodi migliori di altri. Il metodo migliore si deve cercare ogni anno e deve adattarsi ai bambini. Seduta dopo seduta si deve capire quando chiedere di più e quando invece rallentare nelle pretese.

- Avere chiaro in mente quello che si sta facendo e quello che si vuole fare. Mai improvvisare giusto per far passare il tempo. L'improvvisazione è una dote dell'allenatore, ma va usata solo per adeguare una seduta di allenamento che non sta funzionando.

- I bambini devono essere felici: la cartina al tornasole sono i bambini. Se si divertono e ridono e c'è un clima spensierato, l'allenatore sta facendo bene. Se invece ogni seduta di allenamento è una finale di Champions League qualcosa non torna. Va bene pretendere attenzione, disponibilità, ritmo, ma ricordiamoci sempre che sono bambini. Ricordiamoci sempre che se durante la seduta di allenamento stiamo alzando troppo la voce il problema non è dei bambini ma forse è un mio problema perchè sono troppo nervoso oppure perchè inconsciamente sono diventato troppo esigente. In questo caso essere in due sul campo aiuta perchè se non ci arriva uno, ci arriva l'altro.

- Le partite sono un allenamento e l'allenamento non è il parchetto: a questa età la partita ha solo lo scopo di essere una seduta di allenamento in più e va vissuta in maniera serena. Trovate il giusto equilibrio per evitare che i bambini già a questa età "sentano troppo tanto o troppo poco" la partita. Mi sa che qua bisogna prima lavorare sui genitori!!!
L'allenamento non è il parchetto comunale dove ognuno decide cosa fare e definisce le proprie regole. L'allenamento è una scuola. La scuola ha delle regole. Le regole vanno rispettate. Sempre. Fissate poche regole ma fatele rispettare. Le regole vanno fissate subito ad inizio stagione e vanno resi partecipi anche i genitori. Nessuno dovrà dire: "Eh ma io non sapevo".

Concludo dicendovi che ci sono diversi modi di allenare. Se lo si fa con il cuore e si tengono presenti le cose scritte sopra è molto difficile, più di una volta vorreste mandiare al diavolo tutto e tutti, ma se pensate che il vostro insegnamento possa migliorare non solo i bambini ma anche i genitori, beh allora avete capito cosa significa fare l'allenatore!!!



In bocca al lupo
Roberto Ferrario

mercoledì 3 giugno 2015

Piccoli Amici: allenare i genitori

Oratorio di Bernareggio, mercoledì 27 maggio 2015: sento troppo spesso dire nel mondo del calcio frasi retoriche e frasi fatte del tipo: "Il miglior giocatore è orfano" oppure "I genitori devono stare fuori dal cancello". Mi permetto di dissentire con questa gente che forse non si ricorda di essere a sua volta un genitore e di essere stato una volta bambino.
Credo fortemente che il ruole del genitore sia fondamentale per qualsiasi società sportiva e che soprattutto il genitore abbia tutto il diritto di conoscere quali siano i programmi della società e principalmente avere le referenze dell'allenatore che per almeno un anno "educherà" il figlio.
Come per i bambini, il genitore va educato, va allenato e va coinvolto in tutte le fasi cruciale della stagione sportiva: non si può pretendere di insegnare ai bambini un certo tipo di calcio fatto di educazione, onestà e meritocrazia se prima non si ha l'appoggio dei genitori.
E' difficile avere l'approvazione di tutti, ma quanto meno si deve avere la "sana presunzione" di seminare il dubbio nelle menti di quei genitori che per anni hanno visto e vissuto il calcio in un altro modo.
Tutta questa premessa per raccontarvi lo splendido pomeriggio vissuto con i Piccoli Amici 2007 della Vibe Ronchese ed i loro genitori. Credo che per la prima volta nel calcio si siano visti in campo tutti gli elementi di una famiglia: papà, mamma e figli!!!

Pomeriggio divertente iniziato con le mamme impegnate a svolgere gli stessi esercizi ripetuti con i bambini durante l'anno: i bambini seduti in cerchio hanno apprezzato l'abilità delle loro mamme.
Si è poi svolta una bellissima partita mamme contro bambini: nessuno ci stava a perdere ed ho visto delle mamme fare degli interventi al limite del regolamento sul proprio figlio!!!

Risultato finale: 4-2 per i bimbi!!!
Alla spicciolata sono arrivati anche i papà che si sono uniti alle mamme per cercare di battere i figli: anche in questo caso credo che sia la prima volta che nel calcio si sia visto un marito giocare una partita con la propria moglie!!!


A poco a poco l'autonomia delle mamme andava spegnendosi e la voglia dei papà di ritornare bambini andava crescendo: si è conclusa la serata con le mamme ed i bambini a bordo campo e quei "bambinoni" dei papà ad arrancare in campo!!!


Anche questo è calcio ... anzi ... QUESTO DOVREBBE ESSERE IL CALCIO!!!

UN GRAZIE DI CUORE A TUTTI I 
GENITORI DEI PICCOLI AMICI 2007 
DELLA VIBE RONCHESE. 
STAGIONE INDIMENTICABILE

martedì 26 maggio 2015

Piccoli Amici Allenamento 25/05/2015

LUNEDI' 25 MAGGIO 2015 ORE 18:00-19:20

1.ESERCIZIO COORDINATIVO/TECNICO CON IL NASTRO
Due paletti. Legare I due paletti con un nastro. Tre bambini ai lati (dx e sx) del nastro posizionati dietro ad un cinesino con un pallone. Tre bambini senza pallone che devono oltrepassare/scavalcare il nastro con passo laterale (da destra a sinistra e viceversa), ricevere il pallone dal compagno che sta dietro al cinesino, restituirgli palla e ri-scavalcare il nastro.
PROGRESSIONE: prima con le mani e poi con i piedi.
VARIANTE 1: utilizzare un unico pallone che deve essere fatto passare a zig zag a tutti I bambini dietro al cinesino da parte del bambino che scavalca il nastro.
VARIANTE 2: il bambino non deve scavalcare il nastro, ma deve strisciare sotto.

2.STAFFETTA CON IL NASTRO

Due squadre. Due campi formati da due paletti con il nastro, 3 quadrati. Nella stazione iniziale ci sono 2 bambini: uno con il pallone ed uno che attende. Il bambino con la palla in mano deve far arrivare il pallone al compagno di fronte lanciando il pallone sopra il nastro (1); il bambino cerca di ricevere la palla che rimbalza nel quadrato e poi la trasmette al compagno posto a destra o a sinistra (2); il terzo bambino riceve la palla rasoterra e la trasmette nella stazione iniziale (3). Ogni volta che si trasmette palla si segue il movimento della palla stessa muovendodi nella stazione successiva (si striscia sotto al nastro).
Vince la squadra che completa tre giri. 
 
3.TIRI DI PRECISIONE CON IL NASTRO

Posizionare i due paletti con il nastro davanti alla porta. Il nastro si alza o si abbassa (dipende dalla richieste dell'allenatore). Esercizio di slalom a coppi. L'allenatore chiamerà un colore: al colore è associato il comando di calciare sotto o sopra al nastro.

4. PARTITELLA FINALE

giovedì 21 maggio 2015

Piccoli Amici Allenamento 20/05/2015

MERCOLEDI' 20 MAGGIO 2015 ORE 18:00-19:20

1. MOTRICITA' CON L'UTILIZZO DEL MURETTO

Gruppi di 3 o 4 bambini in fila con un unico pallone di fronte ad un muretto. Si traccia con i cinesini una riga parallela al muro ad una distanza di crica 3 metri. Il bambino con la palla, la lancia contro il muro e si rimette in coda. Se il bambino successivo non riesce a prenderla/controllarla prende un punto di penalità. Al termine del tempo prefissato vince il bambino con meno penalità. Prima si utilizzano le mani per lanciare la palla contro il muro e poi I piedi cercando sempre interessanti varianti come quella di far passare la palla sotto le gambe dopo averla lanciata contro il muro.


2. ESERCIZIO PER CONDUZIONE, SMARCAMENTO E TIRO IN PORTA

Esercizio a coppie. Un portiere e due bambini con un pallone a testa. Si posizionano due aste in orizzontale distanziate 2 metri circa per lasciare un corridoio centrale per il passaggio. Due cinesini rossi (e gialli) in verticale alla distanza di circa 3 metri. I due bambini si posizionano con il pallone uno dietro al cono rosso e l'altro dietro al cono giallo. L'allenatore alza un cinesino colorato (es. Giallo). Il giocatore posizionato dietro al cinesino del colore “chiamato” esegue una conduzione veloce verso l'altro cinesino. L'altro bambino lascia il pallone e corre velocemente puntando il cinesino frontale per poi superare l'asta verso l'esterno, aspettando il filtrante del compagno prima di calciare in porta.


3. STAFFETTA PER TRASMISSIONE E SMARCAMENTO

5 bambini. Un rombo disegnato con le aste. 4 cinesini a formare una croce. 1 pallone. Sul cinesino iniziale si posizionano 2 bambini. Al via il bambino con il pallone effettua una conduzione verso l'apertura del rombo (1); effettua un passaggio a destra (2); si smarca all'esterno dell'asta spostandosi sul cinesino successivo (3) e così di seguito tutti I compagni. In forma di staffetta vince la squadra che completa per prima due giri.


4. Partitelle 5 vs. 5

mercoledì 20 maggio 2015

Milan Academy Advanced Level - Formiamo il giocatore

Cernusco sul Naviglio 11-18 maggio 2015: si è appena concluso il corso Advanced Level del Milan Academy, al quale ho avuto la fortuna di partecipare. Quando i relatori sono GIANFRANCO PARMA e ANTONELLO BOLIS si ha la certezza di portare a casa sempre qualcosa e anche quando gli argomenti trattati si conosco già e vengono già messi in pratica, una loro lezione ti infonde sempre più fiducia e ti rafforza la consapevolezza di essere sulla strada giusta.

Con questo articolo non voglio fare una crono-storia del corso, ma mi limito ad elencare i punti salienti che già erano stati trattati lo scorso anno al corso Entry Level, ma che sono stati ripresi con maggior vigore e convinzioni in questo nuovo livello.

OBBIETTIVO: formare il giocatore a 360° intervenendo sull'area tecnica, motoria, tattica e cognitiva. Non si possono scindere le diverse aree, allenandole singolarmente, ma le esercitazioni devono coprire tutte le tematiche contemporaneamente perchè il ragazzo è un sistema integrato di tutte queste cose.

Per raggiungere questo ambizioso obbiettivo il Milan Academy con il suo modello integrato suggerisce:

- chiarezza negli obbiettivi della società che devono essere condivisi da tutti: presidente, dirigenti, accompagnatori, allenatori, genitori e bambini;

- tutte le agenzie educative devono far pervenire ai bambini/ragazzi gli stessi messaggi per evitare confusione nella loro mente: scuola, genitori, società sportive, oratori, parrocchie devono avere a cuore la formazione dell'individuo applicando gli stessi metodi;

- evitare di illudere i bambini, aiutando loro (e i loro genitori) a riconoscere e a metabolizzare i propri limiti, che non devono essere un deterrente "a mollare il colpo", ma devono infondere consapevolezza e quindi tranquillità;

- le esercitazioni non devono essere il focus dell'allenatore. Le esercitazioni sono solo lo strumento per raggiungere gli obbiettivi precedentemente prefissati. Se l'obbiettivo è chiaro allora scelgo le esercitazioni funzionali per raggiungerlo e non viceversa;

- se ho il pallone posso fare tante cose. Ribaltiamo un pò la mentalità italiana del "primo non prenderle", ma non per spirito di imitazione del modello spagnolo e tedesco, ma sempre per raggiungere l'obbiettivo integrato. Avere la palla nei piedi non ti permette solo di allenare l'area tecnico/tattica, ma "obbliga" il bambino a prendersi responsabilità migliorando in coraggio, fiducia ed autostima;

- tre quarti delle sedute di allenamento devono essere mirate al possesso palla al quale deve assolutamente partecipare anche il portiere che finalmente diventa parte integrante degli 11 ed è il primo giocatore che ci permette fin dalla nostra area di avere la superiorità numerica;

- ottimizzare i tempi dall'allenamento: per poter far toccare il più possibile la palla ai bambini, per recuperare il tempo perso a scuola (dove l'analfabetismo motorio avanza sempre più), per allenare il bambino nel suo insieme, le esercitazioni così dette "a secco" lasciano spazio ed esercitazioni ad alta intensità, col pallone, con chiari obbiettivi tattici e cognitivi. Un esempio su tutti utilizzo della CROCE nelle esercitazioni;

- trasformare il pensiero lento dei bambini in pensiero veloce. L'allenatore deve garantire al bambino una quantità esorbitante di esperienze che saranno utili al bambino stesso per poter scegliere la miglior soluzione nel minor tempo possibile. Non addestro quindi il bambino alla risposta, ma gli fornisco le basi per poter ricercare in autonomia la soluzione;

- l'allenatore deve conoscere la materia: non posso permettermi di improvvisare quando ho nelle mani il corpo e la mente di un bambino. Se non conosco non faccio, se non faccio evito danni a volte irreparabili;

Concludo con una bellissima frase che il professor Antonello Bolis ci ha regalato durante il corso:

I BAMBINI NON SONO VASI DA RIEMPIRE, MA SONO DEI FUOCHI DA ACCENDERE

A fine corso, premio per la nostra voglia di sapere, di metterci in discussione e di confrontarci con altre correnti di pensiero ci è stato rilasciato un attestato. Orgoglioso vi mostro il mio:




venerdì 15 maggio 2015

Piccoli Amici Allenamento 13/05/2015

MERCOLEDI' 13 MAGGIO 2015 ORE 18:00-19:20

1. TRASMISSIONE E RICEZIONE IN QUADRATO E ROMBO
Con 4 cinesini rossi si delinea un quadrato di 5mx5m. Con 4 cinesini bianchi, posizionati a metà di ogni linea del quadrato, si delinea un rombo. Inizialmente 4 bambini, con un unico pallone, si posizionano dietro ai cinesini rossi e si trasmettono la palla possibilmente a due tocchi eseguendo uno stop orientato. Al comando BIANCO, il bambino che è in possesso di palla si sposta sul cinesino bianco davanti a lui e di conseguenza anche gli altri 3 bambini ruotano sugli altri 3 cinesini bianchi. A questo punto si continua la trasmissione palla attorno al rombo bianco. Al comando ROSSO ci si sposta sul cono rosso successivo. L'esercitazione vede continuamente l'alternanza dei comandi BIANCO e ROSSO.


2. ESERCITAZIONE PER LA COSTRUZIONE DAL BASSO
 Un portiere, due bambini ai lati della porta e un bambino frontale alla porta a formare sempre la figura geometrica del rombo. Palla in mano al portiere, i due difensori si smarcano sul cinesino bianco per ricevere palla dal portiere (1); il portiere sceglie a chi giocare la palla (2); al ricevimento della palla da parte di uno dei due difensori l'allenatore PUO' impartire il comando CHIUSO! In questo caso il difensore orienta la ricezione verso il portiere e gli ritrasmette il pallone (3); il portiere riceve con i piedi e gioca palla sull'altro difensore (4) che a sua volta gioca sul bambino centrale che effettua una conduzione e tiro in porta. Si ruotano i ruoli.

Varianti: 
- portiere, difensore, nessun comando di chiuso, centrale e tiro in porta
- portiere, difensore, comando CHIUSO, portiere, altro difensore, centrale e tiro in porta
- portiere, difensore, comando CHIUSO, portiere, altro difensore, comando CHIUSO, portiere, centrale e tiro in porta


3. STAFFETTA TECNICA SU TRASMISSIONE E RICEZIONE
 2 squadre formate da 5 bambini. 4 postazioni così formate: 2 cinesini rossi indicano la porta dietro la quale ricevere il pallone e un cinesino bianco indica la porta verso la quale orientare la ricezione prima di trasmettere palla verso la porticina rossa. Un pallone. La stazione di partenza è quella dove sono posizionati due bambini. Dopo aver trasmesso la palla nella porticina rossa, il bambino segue il movimento della palla spostandosi nella stazione successiva. Si contano i passaggi validi e cioè quando la palla entra nella porticina rossa. La squadra che raggiunge per prima 15 passaggi utili vince.


4. PARTITELLE 5 CONTRO 5
Obbligo di stoppare sempre la palla altrimenti si fischia una punizione per gli avversari.

giovedì 9 aprile 2015

Metà Rosso e Metà Nero

18 marzo 2015 - Oratorio di Bernareggio: amichevole dei Piccoli amici 2007 della VIBE contro una blasonatissima squadra professionistica. 
L'occasione per i "miei" bimbi è eccezionale ed emozionante: confrontarsi con dei pari età di quella squadra è un'esperienza che si ricorderanno per tutta la vita. Per l'allenatore (il sottoscritto) invece l'evento non può essere vissuto con entusiasmo al 100%: avendo a disposizione 25 bambini e disputando un'unica partita, sono a malincuore costretto a fare delle scelte dolorose e decido quindi di portare alla partita i 12 bambini al momento più abili. 
Già da queste convocazioni comincio a dividermi a metà: la parte rossa è felice per la possibilità di giocare una partita di questo calibro e per i 12 bambini convocati; la parte nera è vergognosamente triste per la scelta di dover escludere i bambini meno pronti.

Arriva il 18 marzo e mi presento all'Oratorio di Bernareggio alle ore 16:30 (ora della gara 18:00) per preparare il campo: la squadra professionistica vuole giocare 7 contro 7!!! Prendo i cinesini dal magazzino e traccio tutto il campo. Vedo che gli allenatori della squadra avversaria mi osservano e quando ho praticamente finito di posizionare l'ultimo cinesino mi si affiancano e mi dicono: "Il campo ci sembra un pò piccolo. Non lo può ingrandire?
Cosa?????!!!!! Piccolo!!!!!???? Ma sono bambini di 7/8 anni che da Comunicato della Federazione Italiana Giuoco Calcio non dovrebbero nemmeno giocare a 7, ma divertirsi in campi ridotti e voi mi dite di ingrandirlo? 
Inchiniamoci al loro volere, ma così facendo il divario fra la mia parte rossa e la mia parte nera aumenta. La parte rossa: L'anno scorso ho seguito un magnifico corso presso questa società in cui ho avuto modo di apprezzare la cura e la ricerca del particolare sulla crescita armonica del bambino ed in cui si abolivano per i Piccoli Amici le partite 7 contro 7 (da condannare come il diavolo!!!) a favore di partite 4 vs. 4, in campi ridotti, senza portieri, di modo che i bambini possano toccare molte volte la palla. La parte nera: la stessa società mi propone per i Piccoli Amici una partita 7 contro 7 su un campo di dimensioni quasi uguali ad un campo a 7 per adulti.

La deriva dei continenti non si è ancora conclusa. La parte rossa: di solito nelle giornate ludiche che si organizzano con i Piccoli Amici (e anche nel primo anno dei Pulcini - n.d.r.) si disputano 3 tempi da 15', totale 45'. La parte nera: quanti tempi disputiamo in questa amichevole? 4 tempi da 20' !!!! Totale 80', minutaggio simile ad una partita della prima squadra.

Finalmente la partita incomincia e vedere i miei 12 leoni che per due tempi danno del filo da torcere alla squadra blasonata (risultato 2-2 e giocando a calcio ricercando sempre passaggi palla a terra) mi colma il cuore di gioia e soddisfazione, sentimenti che leggo nei loro occhi. Ce la mettono tutta, ma negli ultimi due tempi sono sfiniti, stanchissimi e terminano la partita tutti con il mal di gambe ma con la consapevolezza di aver dato tutto e di aver giocato la loro finale di Champions League.

Il dopo-gara è magnificamente gestito dalla VIBE e soprattutto da tre donne al quale un monumento non basterebbe: Barbara, Liliana e Angela. Nella sala dell'Oratorio viene adibito un rinfresco/aperitivo per bambini e genitori delle due squadre che insieme ed in allegria divorano (visto l'orario di cena) tutto ciò che c'è da divorare.

La gara ed il dopo-gara rendono la mia parte rossa predominante, anche se la parte nera mi offre l'assist per un ragionamento: uno dei mattoni fondamentali sui quali sto basando la mia vita (non solo quella da allenatore) è la COERENZA e quindi mi chiedo: "Perchè al corso e sui comunicati della Federazione sento e leggo delle cose e poi all'atto pratico devo fare il contrario?


martedì 31 marzo 2015

Piccoli Amici Allenamento 30/03/2015

Mercoledì 25 marzo 2015 ore 18:00-19:20

Causa pioggia ed un numkero limitato di bambini, abbiamo deciso di far disputare per tutto l'allenamento una partitella 6 contro 6.

Lunedì 30 marzo 2015 ore 18:00-19:20

1. GIOCO LIBERA IL CAMPO

Due metà campo. In ogni metà campo due squadre. Inizialmente ogni bambino ha una palla in mano e deve buttarla nell'altro campo cercando di colpirla “al volo”. Gioco a tempo. Vince la squadra che allo STOP ha meno palloni nella propria
metà campo. Variante: posizionare due porte alle estremità di ogni metà campo. I bambini devono cercare di fare gol con un tiro al volo. i palloni che sono entrati in porta non posso più essere recuperati.

2.ESERCIZIO DELL’OROLOGIO

Bambini in cerchio. Un bambino al centro. Inizialmente la palla è in mano ad un bambino sulla circonferenza. Scopo: passo la palla al compagno e seguo il movimento della palla simulando le lancette di un orologio. La palla si muove dalla circonferenza al centro e dal centro alla circonferenza, così come i bambini con la palla in mano.

3.ESERCIZIO PER CONDUZIONE, TRASMISSIONE E TIRO

2 porte. 2 portieri. 4 percorsi di slalom (5 cinesini). 2 coni davanti alla porta. 4 file di bambini con il pallone. Partono 2 bambini sui lati opposti in conduzione palla nello slalom. Usciti dallo slalom (in sincronia) si scambiano il pallone. Alla
ricezione del pallone si dirigono verso il cono, finta e tiro in porta. Partono I 2 bambini sugli altri angoli.

4.Partitelle 5 vs 5

 Rispetto delle regole basilari e dell’occupazione del campo