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martedì 23 dicembre 2014

Un'emozionante pomeriggio di calcio

22 dicembre 2014. Rosa d'Argento. Ronco Briantino.

Come è strano il calcio. Da una settimana all'altra come cambiano le cose. Poco più di 7 giorni fa scrivevo di un orribile pomeriggio di calcio, oggi invece sono orgoglioso di scrivere quanto è bello far parte di una sana società sportiva fondata su sani principi educativi.

Andiamo con ordine. La nostra società (VIBE RONCHESE) ha proposto a noi allenatori una splendida iniziativa di Natale: accompagnare le nostre squadre  di bambini a portare il nostro affettuoso saluto e i nostrt calorosi auguri di Natale agli anziani che frequentano la Rosa d'Argento di Ronco Briantino.
Noi allenatori ci siamo fatti portavoce di questa iniziativa che subito è stata ben accolta dai genitori.

Ieri pomeriggio, 22 dicembre 2014, alle ore 16:00 ci siamo ritrovati tutti presso il salone della struttura per anziani.


I bambini più piccoli erano incuriositi ed emozionati e forse anche inconsapevoli del perchè questi nonni sono costretti a cercare degli svaghi e delle cure in questa struttura.
La nostra bravissima vice-presidentessa, nonchè promotrice di questo evento, BARBARA PEDRAZZANI ha rotto il ghiaccio dialogando affettuosamente con i teneri anziani e mettendo così tutti i presenti a proprio agio.


Si è creato un bellissimo clima che ci ha portato a cantare tutti insieme la canzone natalizia per eccellenza: "Tu scendi dalle stelle".
Prima di congedarci, Barbara ha fatto consegnare ad ogni anziano un piccolo regalo di Natale: il volto dei nonni che ricevevano il pensiero natalizio dai nostri bambini si illuminava di gioia e gratitudine.
Ogni anziano continuava a dimostrare la propria felicità per la nostra presenza invitandoci a passare ancora a fare visita alla struttura che per Natale era addobbata a festa ed arricchita da dei bellissimi presepi fatti da uno dei nonni.


Sembra una frase retorica, ma credo che sia stato più importante un pomeriggio del genere piuttosto che molti allenamenti sul campo.

Anche questo è CALCIO perchè il RISPETTO, in questo caso nei confronti delle persone più anziane, dovrebbe essere uno dei fondamenti dell'attività sportiva che, se fatta in questo modo, riesce anche ad educare non solo i bambini, ma anche i genitori e noi allenatori.

Guardare oltre al risultato sportivo dovrebbe essere il nostro primo obbiettivo.

Questi semplici gesti a volte ci stupiscono e sembrano straordinari: sembrano tali perchè ci dimentichiamo di farli e di insegnarli ai nostri figli. Se le società sportive promuovessero più spesso eventi di questo genere, i nostri cuori sarebbero sicuramente molto più ricchi (come quello dei nostri bambini dopo questo pomeriggio) e forse potremmo parlare di una cultura sportiva diversa.

Grazie VIBE RONCHESE per questa opportunità e BUON NATALE a tutti coloro che come me sono ancora amanti di questo sport e fanno di tutto per migliorarlo.

mercoledì 17 dicembre 2014

Un orribile pomeriggio di calcio

Sabato 13 dicembre 2014. Ricorderò a lungo questa data. E meno male che il 13 dicembre è Santa Lucia: il giorno più corto che ci sia!!!

La mia squadra di Piccoli Amici 2007 della Vibe Ronchese, viene invitata a partecipare ad un torneo amichevole alla quale partecipa una squadra professionistica di serie A ed altre due società della zona (una delle due società è la società ospitante che mette a disposizione la palestra). Torneo di 4 squadre, da giocare 5 contro 5, con la formula del girone all'italiana, con partite della durata di 25 minuti e con cambi volanti.
 
Il torneo dovrebbe essere per i 2007, ma già al mio arrivo noto che qualcosa non quadra: conosco dei bambini della squadra ospitante e mi stupisco della loro presenza, perchè il loro anno di nascita è 2005/2006!!! 2 anni di differenza a quell'età sono una montagna, ma sono anche rischiosi dal punto di vista fisico per la disparità della forza impressa dai bambini nel giocare.

Inizia il torneo. La prima partita è tra la squadra ospitante (che schiera 2005 e 2006) e l'altra squadra dilettantistica che si presenta in campo con i 2007. Noto già la qualità del gioco. Nessuna regola rispettata: rinvio lungo del portiere con i pied;. passaggi lunghi sia sui falli laterali che sui calci d'angolo; la prima palla non viene mai fatta giocare, ma i bambini attaccano subito senza lasciare spazio agli avversari; spintoni e scivolate al limite del regolamento. Nessuno dice nulla e questa oscenità va bene a tutti. 

Finalmente finisce la partita e si torna a giocare al calcio perchè la nostra partita contro la squadra professionistica è all'insegna del bel calcio giocato, del fair-play e del rispetto delle regole. I miei bimbi giocano benissimo, a tratti anche alla pari dei più quotati avversari ed un mio bambino segna un gol favoloso. Rientriamo negli spogliatoi ed il padre del nostro bambino goleador entra negli spogliatoi, si dirige verso il figlio ed in modo autoritario gli intima: "Oggi non sei proprio in forma!!!" (Più tardi scopro che il bambino era ammalato e quindi gli faccio interrompere il torneo. Nessuno però mi aveva detto nulla!!!). Io prendo subito le difese del bambino dicendo: "Ma come si fa a dire una cosa del genere, dopo aver visto il proprio figlio segnare un gol strepitoso? Per favore puoi uscire dagli spogliatoi?" Lui, risentito da quanto gli ho detto replica. "E poi perchè me lo fai giocare fuori ruolo, in difesa, dove sai che non rende!!!". Io lo caccio in molo modo dallo spogliatoio e proseguiamo il torneo.

Giochiamo contro "quelli" del 2005 e 2006 e i miei bambini subiscono spintoni per tutta partita e vengono da me dicendo: "Ma perchè loro sono più grandi?" - "Ma perchè non ci fanno giocare e buttano il pallone?". A loro dico: "Non preoccupatevi voi state giocando a calcio, loro ad uno sport che ancora non capisco".

Finlmente arriviamo all'ultima partita, ma ancora non sapevo a cosa sarei andato incontro.

I bambini di entrambe le squadre stanno giocando bene e si stanno divertendo, così come i genitori in tribuna. L'arbitro della gara è il pseudo-allenatore della squadra ospitante che probabilmente l'ultima volta che si è aggiornato calcisticamente l'Italia vinceva la sua seconda Coppa del Mondo nel 1938!!!
Ad un certo punto, questo genio del calcio obbliga i bambini della squadra avversaria ad applicare una regola assurda: il portiere deve fare lo scambio al limite dell'aria con il difensore per poi rinviarla!!! I bambini non capiscono. Lui si altera e cerca di imporre questa stranezza. Io dalla mia postazione a bordo campo grido: "Facciamoli giocare come sanno, facciamoli divertire!!!" Dopo qualche minuto imbarazzante il gioco riprende fino al fattaccio che ha "impreziosito" il pomeriggio.
Un bambino della squadra avversaria, un pò agitato, compie l'ennesimo fallo di gioco (ci sta è un fallo di gioco!!!). Nessuno si lamenta ... tranne ... il pseudo-arbitro o pseudo-allenatore che redarguisce in malo modo, urlando e sbraitando contro il povero bambino. Il povero bambino non si dimostra così tenero, anzi in maniera maleducata manda a quel paese lo scorbutico vecchietto che offeso da questa mancanza di rispetto, entra in campo, si avvicina al bambino e con il dito alzato cerca di insegnarli l'educazione urlando a più non posso. Risultato: il bambino scoppia in lacrime. Tutti allibiti osservano la scena, ma nessuno interviene!!! Io non ce la faccio a starmene in disparte. Entro in campo e vado dal nonnino dicendo: "Ma ti rendi conto che stai facendo piangere un bambino? Lui ha sbagliato ma tu stai esagerando!!! I bambini sono venuti qua per giocare a calcio e divertirsi e non per vedere queste scenate da baracconi". Mi prendo anche io la mia dose di insulti, ma poi fortunatamente riusciamo a far riprendere la partita.
Non è finita!!! Un dirigente della mia società (coetaneo dell'allegro nonnino col fischietto) che assisteva al torneo dalla tribuna, vedendomi contrariato, decide di scendere dagli spalti e si affianca al sottoscritto dicendo: "Calma Roberto, non era nemmeno un tuo bambino. Lasciamo perdere non faciamo casino". Allibito all'udire queste parole che mi fanno capire che a lui interessava di più non rovinare i rapporti con la società ospitante piuttosto che condannare dei gesti che fanno male alla cultura sportiva e sono dei pessimi esempi per dei bambini di 7 anni, sconsolato rispondo: "Non preoccuparti, io e te vediamo il Calcio in modo diverso. Io cerco di insegnare qualcosa di buono ai bambini!!!"

martedì 4 novembre 2014

Piccoli Amici Allenamento 03/11/2014

Lunedì 3 novembre 2014 ore 18:00-19:30

1.
 

GIOCO INIZIALE: gioco tipo BIRIBI’/BIRIBO’

Due squadre. Ogni bambino ha un pallone. Ci sono tre linee: quella centrale dove inizialmente si posizionano tutti i bambini con il pallone tra i piedi; la linea dei blue e la linea dei rossi. Ogni bambino è rivolto verso la propria linea. L’allenatore inventa dei comandi tematici (colori, addizioni, numeri pari o dispari, etc..) per individuare una delle due squadre. I bambini della squadra chiamata devono portare il pallone oltre la linea della propria squadra; i bambini della squadra avversaria devono lasciare il loro pallone e recuperare con i piedi quello degli avversari.
Vince la squadra che porta più bambini oltre la linea.


2.
ESERCITAZIONE POLIFUNZIONALE PER IL TIRO
Un portiere. Cerchi colorati (3 colori) con un pallone al centro. Una fila di bambini dietro a degli ostacoli (o ad un percorso motorio a scelta). L’allenatore decide una sequenza di colori. I bambini devono calciare il pallone seguendo la sequenza. Ex. il primo bambino che parte calcia il pallone nel cerchio rosso, il secondo quello nel cerchio giallo ed il terzo quello nel cerchio blu, e così di seguito.

3.
MOTRICITA’: gioco del campo minato
Si traccia un percorso motorio al centro. Sui lati lunghi del rettangolo si posizionano coppie di bambini con un pallone, che viene scambiato continuamente. I bambini sui lati corti devono eseguire il percorso motorio senza farsi colpire dai palloni.

4. Partitelle libere 5 vs 5

Piccoli Amici Allenamento 29/10/2014

Mercoledì 29 ottobre 2014 ore 18:00-19:00

Causa foto di gruppo, l’allenamento durerà solo un’ora. Eseguiamo solo un gioco iniziale e poi dei tornei 6vs6.
 
1.
GIOCO INIZIALE: I Pirati
4 navi (quadrati colorati) che contengono il tesoro (palloni o cinesini). Ogni nave ha due passerelle: una in entrata (cerchio blu) e una in uscita (cerchio rosso). Ad ogni nave è associata una squadra di pirati, che deve rubare il tesoro dalle altre navi, facendo attenzione a camminare sulla passerella giusta: quando esco da una nave uso la passerella di uscita; quando entro uso la passerella di entrata.
Per poter salire sulle altre navi, si deve sempre passare dal cerchio centrale, per poi decidere la direzione.
Gioco a tempo. Vince la squadra di pirati che ha riportato sulla propria nave più tesori.
 
2. TORNEO 6 vs. 6
4 squadre di 6 giocatori. 3 partite da 10 minuti.


FOTO DI GRUPPO
 
 

mercoledì 29 ottobre 2014

Piccoli Amici Allenamento 27/10/2014



Lunedì 27 ottobre 2014 ore 18:00-19:30


1.


GIOCO INIZIALE: sparviero con la palla

Tutti i bambini con la palla si posizionano sul lato del campo. Uno (o più) sparviere con la palla al centro del campo. Al via dell’allenatore i bambini devono condurre palla oltre il lato opposto. Lo sparviero può trasformare i bambini in sprvieri colpendo con il suo pallone, i palloni degli “avversari”. Si diventa sparvieri anche quando si conduce la palla fuori dal rettangolo. Vince il bambino che non viene trasformato.

2.

STAFFETTA TECNICA

Staffetta di gruppo. Vince la squadra che realizza per prima 10 gol. 2 stazioni: bambini dietro la porta; bambini davanti al cerchio. Inizialmente il pallone è posizionato nel cerchio. Al via, il bambino davanti al cerchio parte, prende la palla dal cerchio e la conduce con i piedi nello slalom per poi calciare nella porticina. Se fa gol realizza un punto altrimenti la squadra non guadagna punti. Il bambino dietro la porta recupera la palla e la conduce nel cerchio. Il bambino successivo parte solo quando il pallone è fermo nel cerchio



3.


3 CONTRO 0 A PASSAGGI OBBLIGATI

I bambini si dispongono su 3 stazioni: una frontale e due laterali segnate da due colori diversi. Il portiere passa il pallone al giocatore centrale (1). L’allenatore chiama un colore ed il giocatore centrale passa la palla verso la stazione di quel colore (2). Il bambino sulla stazione del colore chiamato riceve palla e la rigioca al centrale (3); il quale passa la palla al terzo bambino (4) che cerca di fare gol (5).

4.



MOTRICITA’: gioco del castello
Gioco del castello: due squadre di cavalieri devono rubare il tesoro (i palloni) dal castello (rettangolo delimitato) degli avversari, eseguendo dei percorsi motori tra i due castelli.

5. Partitelle libere 5 vs 5